Piero Buscioni è nato a Firenze il 6 dicembre del 1973 a un quarto a mezzanotte e
vive tra Pistoia e Serravalle. A nove anni lascia la pittura per la letteratura. Allievo del Liceo
Classico Forteguerri di Pistoia – dove incontra un eccellente professore di filosofia e storia, Andrea
Fusari -, si laurea con Marino Biondi in “Storia della Critica e della Storiografia Letteraria” presso
la facoltà fiorentina di Lettere e Filosofia. Dal dicembre del 1999 all’ottobre del 2000 svolge,
dopo alcuni turni estivi come volontario, il servizio civile presso l’A.I.A.S. (associazione
italiana assistenza spastici); ed è questo un capitolo importante della sua vita. In Pistoia e
dintorni gli è capitato di insegnare: lingua mortal non dice la magia che tra lui e i ragazzi è
divampata. Nessun insegnante è amato come lui, nessun insegnante ama come lui i ragazzi. Aforista,
poeta ed autore di saggi, ha scritto su riviste, quali “Erba d’Arno”, “Nuova Antologia”, “Hebenon”,
“La Clessidra”, “Caffè Michelangiolo”, “Il pensiero storico”. È collaboratore de “il Portolano” e lo è stato, fino al suo
termine, di “Paletot”. Suoi aforismi sono stati scelti dal massimo scrittore italiano, Guido
Ceronetti, per il quotidiano “la Stampa”, ed una sua poesia è stata inclusa da Roberto Mussapi in un
florilegio apparso sui “Luoghi dell’infinito” che comprende anche alcuni grandi poeti del nostro
novecento. Nel 2000, per i tipi di Aleph, ha pubblicato un volume monografico dal titolo Il
rabdomante delle acque di Siloe. Studio su Arrigo Levasti, e nel 2004, per Gli Ori, l’antologia
Tributo minimo al novecento italiano in sedici schegge di prosa. Karl Kraus, Giovanni
Papini, Louis Ferdinand Céline, Graham Greene, Simone Weil, Emile Cioran, Nicolas Gomez Dàvila, Stig
Dagerman e Thomas Bernhard sono gli scrittori del novecento cui ha dedicato profili; insieme ad altri
confluiranno, presto o tardi, in un libro. Ha inoltre scritto di Ferdinando Martini (e della sua villa
di Monsummano in occasione del convegno internazionale sulle dimore di Pistoia e della Valdinievole
organizzato dall’Associazione delle Dimore Storiche italiane e tenutosi presso la villa di Celle
nella primavera del 2003), Mario Luzi, Daniele Del Giudice, Davide Rondoni, Roberto Carifi, Giacomo
Trinci, Marino Biondi, Marco Massimiliano Lenzi. Tra i giovani autori si segnalano le sue pagine su
Sandro Montalto, Roberto Bartoli, Martino Baldi. Nel 2003, a Firenze, fonda, con amici, la rivista
trimestrale “il Fuoco”, edita da Polistampa, che attualmente dirige, e nel 2005, sempre a Firenze,
organizza con Francesco Gurrieri e Piergiovanni Permoli una giornata di studio e di ricordo per il
compianto amico Arnaldo Pini. Nel 2008 è tra i curatori del volume L’inno che lacera i cortili –
per i sessant’anni di Roberto Carifi (Settegiorni Editore). Una sua silloge dal titolo
Aforismi della notte illuminata è presente nell’antologia del premio internazionale per
l’aforisma Torino in sintesi (Edizioni Joker, 2008). Nel 2009 esce, per I quaderni del battello ebbro,
il libro di poesie Fa’ luce ti prego fino all’anima. Nel 2012 vince il sopra menzionato
premio internazionale per l’aforisma “Torino in sintesi” con la silloge Breviario di scherno e
pietà. Nel 2013 esce l’antologia americana New Italian Aphorists comprendente un suo florilegio
aforistico, e, per Gli Ori, il libro Parole per un altro amore. Scritti sul cinema,
con la prefazione del poeta e filosofo Marco Guzzi. Con la silloge Detti
dall’esilio è compreso, ma solo fino a un certo punto, nell’antologia aforistica
italiana Geografie minime, a cura di Sandro Montalto, Joker, 2015. Nel 2018, per Joker, esce
il libro Aforismi per la fine del mondo con il quale, nel 2020, si aggiudica nuovamente il
premio internazionale per l’aforisma “Torino in sintesi” (sezione editi). Nel 2021 esce, da Babbomorto (Imola), con prefazione di Antonio Castronuovo, la plaquette aforistica Tra cielo e terra. Nel 2024, per Medusa MC di Milano, appare la raccolta poetica La pena e lo splendore. È il massimo ermenueta al
mondo di Maradona. Ha un cane di nome Plotino e un gatto di nome Frodo. Baggins di cognome.